18 Marzo 2021, EMA: il vaccino AstraZeneca è sicuro ed efficace. Non c’è alcun nesso causale tra decessi e vaccini. Le borse ritornano a salire
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Borse e vaccini, il caso AstraZeneca:
Intorno al 10 marzo, in Danimarca, una donna dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca muore per trombosi (malattia dei vasi sanguigni, ndr). I danesi hanno quindi deciso di sospendere, in via del tutto precauzionale, per una sospetta correlazione, la somministrazione del vaccino.
Anche Olanda, Germania, Francia e Spagna seguono la scelta, sempre in via precauzionale, di fermare l’uso del vaccino AstraZeneca. L’Italia, a causa del peso mediatico, decide di sospendere l’uso del vaccino, nonostante le dichiarazioni dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco, ndr), la decisione in questione pare quindi essere il frutto di ragionamenti politici.
Solamente il Belgio, Romania e l’Austria, nel corso della vicenda, non hanno interrotto la somministrazione del vaccino per una questione tempistica. Il 18/03/2021, l’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali, ndr) ha dichiarato che il vaccino AstraZeneca è sicuro ed efficace, che i benefici superano i rischi e che i paesi dell’Unione Europea possono riprendere le somministrazioni. Ancora, Boris Johnson e Jean Castex (rispettivamente primo ministro di Inghilterra e Francia), hanno completato la vaccinazione con AZ, la cancelliera Merkel attenderà il suo turno, mentre Draghi ha dichiarato, per l’indomani, la vaccinazione con AZ e inoltre che suo figlio già l’ha ricevuta. tutto a sostegno della teoria che il nesso di causalità e di correlazione tra i decessi e i vaccini era inesistente.
Borse e vaccini, l’andamento dei mercati:
Da fine gennaio oramai la SARS-COV-2 ha raggiunto la soglia dei 2 milioni di decessi e 125 milioni di contagi. L’Europa è presa dalla lotta ai vaccini, oltre che a previsioni di crescita negative. Infatti, Piazza Affari chiude con una perdita dell’1,47% a 21.662 punti; Francoforte -1,76%, appesantita anche dalle stime di crescita 2021; Parigi-1,16% e Londra -1,31%. Madrid cede l‘1,46%, dopo aver annunciato di essere costretta a sospendere la campagna di immunizzazione per un paio di settimane a causa della mancanza di vaccini.
In questo contesto l’euro s’indebolisce sul dollaro e tratta in calo di mezzo punto percentuale intorno a 1,2 ai minimi da una settimana. All’origine di tutto questo, c’è il presentimento di una nuova ondata di contagi e il conseguente lockdown dei paesi europei.
Tuttavia, è verso fine febbraio ed inizio marzo che qualcosa cambia nel mondo, gli investitori sono tornati a scommettere nella ripresa dell’economia trainata dalla fiducia nella vaccinazione di massa (nonostante, come ad esempio, in Italia ci sia un piccolo movimento controcorrente, ndr). A supportare, quanto sopra citato è la chiusura in rialzo delle Borse europee grazie agli acquisti su auto, costruzioni banche e viaggi (i settori che hanno subito un certo impatto dalla pandemia ovvero i settori “ciclici” che dovrebbero beneficiare, rispetto ad altri settori, della ripresa economica), la migliore, comunque, è stata Francoforte (+3,3%) seguita poi da Piazza Affari con (+3,12%), coi i titoli di Exor-Agnelli e Stellantis.
Ma il caso AstraZeneca ha frenato i rialzi nel pomeriggio del 15 di marzo a seguito delle sospensioni vaccinali citate, perciò gli investitori temono un rallentamento nella tabella di marcia del piano vaccinale e quindi nella ripresa economica. Il disagio, è stato spezzato dall’annuncio dell’Ema sulla sicurezza ed efficacia del vaccino, lasciando aperta la questione delle forniture, nel frattempo a New York, le quotazioni del petrolio in calo del 7.12% a 60$ al barile.
Borse e vaccini, listino prezzi:
Per i consumatori il vaccino è erogato gratuitamente, ma l’Europa li ha pagati.
Come riportato da una giornalista belga a seguito di un errata pubblicazione su Twitter, che ha rivelato il listino prezzi dei vaccini. Ricordiamo che i prezzi cambiano in base a quanto denaro è stato investito, nella Ricerca e nello Sviluppo, e in base alla domanda. Dalle informazioni pervenute pare che in Europa si parte da 1.80€ di AstraZeneca fino ai 18$ di Moderna e, considerando anche i costi di produzione e di mantenimento, i margini di profitto sono difficili da individuare. Tuttavia, la risposta all’individuazione del prezzo dei farmaci in questione deve essere letta al contrario (ovvero quanto denaro fa risparmiare un vaccino, tenendo conto del Time Value of Money). La risposta si concretizza in termini di ripristini di ore di lavoro e di vita sociale che economica.
A cura di Emanuele Piccinella