Erdogan rimuove (di nuovo) il governatore della Banca Centrale, Inflazione e tassi di interesse fuori controllo
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Turchia, le ultime news:
La settimana scorsa il mondo occidentale ha risentito la scossa delle decisioni del presidente Erdogan, che, senza avvertimento, ha abbandonato la “convenzione contro la violenza sulle donne” approvata proprio ad Istanbul, nel 2011. Come se non bastasse, all’arretratezza sociale della nazione, si associa la penetrante situazione di crisi economica dovuta al rialzo del +19% dei tassi di interesse, aggravata dall’evento verificatosi nel Canale di Suez, che ha impattato negativamente sul piano dei commerci.
Turchia, i retroscena:
Nel mese di febbraio la Turchia ha assistito ad un profondo calo della propria valuta nazionale. La svalutazione è dipesa da due fattori:
– la debolezza della lira;
– il rialzo dei prezzi del petrolio.
In particolare, nel corso del 2020, la valuta turca ha perso circa il 30% del suo valore, e la situazione era peggiorata dopo l’innalzamento dei tassi di interesse da parte della Banca centrale. Parallelamente, i prezzi del petrolio sono aumentati, passando da meno di 20 dollari al barile a 70 dollari (aumento coinciso con lo scoppio della pandemia).
Turchia, il rialzo dei tassi di interesse:
Il 18 marzo la Banca Centrale turca ha aumentato il proprio tasso di riferimento, nel quadro di una “forte stretta di politica monetaria”, volta a contrastare la svalutazione della moneta locale rispetto al dollaro e l’inflazione dei prezzi al consumo. Più nello specifico, la Commissione per la politica monetaria, guidata dal governatore Naci Agbal, ha innalzato il tasso pronti contro termine a una settimana di 200 punti base, passando dal 17% al 19%. Una politica che avrebbe avuto luogo fino a quando gli indicatori non avessero mostrato un calo permanente dell’inflazione. Appena diffusa la decisione della Commissione turca, il valore della lira è aumentato del 2,2%, toccando 7,3393 lire per dollaro.
Turchia, la rimozione del presidente della banca centrale:
A causa delle problematiche causate dall’estremo gesto del capo della Banca Centrale Naci Agbal, Erdogan ha deciso di rimuoverlo dal suo incarico, proprio per aver tenuto alti i tassi di interesse per frenare l’inflazione. Immediatamente la lira turca ha subito un crollo e, inoltre, sono state sospese le contrattazioni con la Borsa di Istanbul.
La Turchia risponde alle politiche del presidente con un rapido diffondersi di un sentimento di incertezza tra i cittadini e verso l’esterno, causando sfiducia da parte dei paesi dell’unione verso la nazione. Con le ultimissime notizie del blocco del canale di Suez a causa di un incidente che ha coinvolto una nave portacontainer, incagliatasi all’ingresso del canale, la situazione turca sembra aggravarsi ancora di più sul piano delle comunicazioni con l’esterno.
A cura di Francesca Maria Postiglione