Dal 3 al 6 giugno andrà in scena il Festival dell’Economia 2021 che ospiterà 5 premi Nobel
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Festival dell’Economia, un mondo che torna a girare:
Malinconia, solitudine, la costante voglia di distruggere tutto e ricominciare, l’ardente desiderio di addormentarsi nella speranza che, una volta svegli, i mostri sotto il letto si rivelino un tremendo incubo (finto, per quanto orrendo), relegati unicamente al brutto ricordo di una dimenticabile esperienza onirica.
Questo è quanto per più di un anno abbiamo dovuto combattere.
Eppure, il timido avanzare della speranza non ha mai perso d’intensità e, alle porte di una nuova estate, sembra che il mondo si stia lentamente preparando a rialzarsi.
Ne è dimostrazione la recente comunicazione della conferma dello svolgimento del Festival dell’Economia 2021, al quale potranno effettivamente partecipare esperti, vertici d’azienda, teorici ed anche importanti figure istituzionali. L’eventuale presenza del pubblico dipenderà dalle condizioni dell’emergenza sanitaria negli ultimi giorni di maggio.
Festival dell’economia, la differenza la fa lo Stato:
Una delle potenziali tematiche oggetto dei dibattiti del festival potrebbe essere il mirabolante “ritorno dello Stato”, a cui hanno fatto ironicamente (ma neanche troppo) riferimento l’ex Presidente del Consiglio di amministrazione dell’Università di Trento Innocenzo Cipolletta e Tito Boeri, direttore scientifico del festival.
“Non deve essere considerato come un film d’avventura, – Il ritorno dello Stato, la vendetta -. E’ invece il ritorno dello Stato nella sua funzione essenziale, che si esprime attraverso l’erogazione dei servizi collettivi. Con il Covid ci siamo resi conto che uno Stato che funziona ci rende tutti più liberi, e anche più eguali: Le disuguaglianze si curano soprattutto dando a tutti quei servizi essenziali che li rendono liberi dai bisogni“
Queste le incisive parole con cui l’ex vertice accademico sottolinea l’importanza del ruolo giocato dalle istituzioni statali nella gestione dei servizi e nel reindirizzamento delle risorse per far fronte alle mancanze ed i danni provocati dall’emergenza.
Un esempio calzante è fornito dal sostegno rappresentato dal Bonus Pc 2021, un fondo che mette a disposizione dei richiedenti fino a €500,00 da sottrarsi alla spesa per un computer od un tablet, strumenti oggi più che mai necessari per portare avanti un qualsiasi tipo di attività professionale o scolastica.
Non dissimile è la posizione assunta dal Boeri: “La fine della pandemia può essere l’occasione per ridisegnare i confini dello Stato, rafforzare la sua presenza dove ce n’è maggiore necessità e progettandone la ritirata altrove. Cosa deve fare il settore pubblico per i propri cittadini e cosa invece deve limitarsi unicamente a regolare e lasciare all’iniziativa privata? E come trattare il privato che non si limita perseguire i propri interessi individuali o d’impresa, ma che si organizza in comunità, in associazioni del Terzo settore, capaci di occuparsi del bene comune al pari, se non meglio, del settore pubblico?“.
Festival dell’Economia, i pezzi da 90:
Il Festival si aprirà con una lezione di Michael Kremer, illustre premio Nobel per l’economia (2019), che riguarderà l’incentivazione dei meccanismi di produzione e distribuzione dei vaccini a livello globale. L’economista statunitense sarà affiancato da altri grandi nomi dai vittoriosi trascorsi: Joseph Stiglitz, Michael Spence, Jean Tirole e Paul Milgrom (tutti insigniti del premio Nobel, ndr).
L’edizione 2021 riscalda i motori per fornire il proprio contributo alla ripresa.
A cura di Mario De Vito