La linea di trasporto ad alta velocità per passeggeri e merci si stima completata entro il 2030.
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Hyperloop, di cosa si tratta:
Hyperloop è l’idea concepita da Elon Musk di un treno supersonico che viaggia all’interno di un tubo a bassa pressione, sviluppato sul concetto base dei Vactrain. Musk ha reso il suo progetto open source (non è sotto brevetto, i dettagli sono disponibili per chiunque), e da lì diverse società hanno cercato di sviluppare un prototipo funzionante che rivoluzionasse il trasporto terrestre. Un Vactrain (dato dall’unione di Vacuum Tube e Train), è infatti un treno che si muove in un tubo a bassa pressione. Il tubo viene svuotato dell’aria al suo interno per quanto possibile e ciò permette a qualsiasi capsula o vagone dentro di muoversi subendo pochissimo attrito. Ciò che attira di più l’attenzione sui questa tipologia di treni è la loro velocità, dovuta alla mancanza di aria: secondo la stima iniziale di Space X e Elon Musk, Hyperloop dovrebbe raggiungere i 1200km/h.
Hyperloop, il progetto:
Elon Musk parla per la prima volta dell’idea Hyperloop nel luglio del 2012 su Pando, la piattaforma di divulgazione di punta della Silicon Valley. Lo descrive come un mezzo che può andare velocemente da Los Angeles a San Francisco, che può muoversi in qualsiasi condizione metereologica, che va più velocemente di un aereo di linea tra due città, che costa meno di un biglietto aereo e che è anche più ecostenibile, grazie all’installazione di pannelli solari. Poco più di un anno dopo Elon pubblica sul sito di Space X un paper in cui riprende in mano l’idea dell’Hyperloop, denominandola Hyperloop Alpha. L’idea nasce principalmente per risolvere un problema: la California sta investendo in un treno ad alta velocità che secondo Musk è troppo lento e troppo costoso.
Egli decide allora di riscrivere il progetto specificandone i particolari: il design del treno, le stime di efficienza energetica, ma anche come costruire i tubi e i tunnel dove sarebbero corse le capsule. Grazie al team di Space X riesce anche a elaborare alcuni modelli 3D e a simulare le forze a cui verrà sottoposto l’intero impianto, oltre a riportare i costi che sarebbero stati necessari per la produzione e l’assemblaggio sia delle capsule che dei tubi e dei piloni: 40 pod per passeggeri costerebbero 54 milioni di dollari, che sarebbero 61 milioni se si parlasse delle più grandi capsule per il trasporto passeggeri e merci. La spesa più grande è relativa al costo di costruzione dell’intera infrastruttura: solo i tubi valgono il 70% del costo totale. Il costo totale sarebbe di 6 miliardi di dollari per l’Hyperloop solo passeggeri, mentre la versione anche per le merci arriverebbe a costare 7 miliardi e mezzo di dollari, per andare da Los Angeles a San Francisco. Il competitor principale di questo progetto è lo stato della California, infatti come detto Hyperloop viene lanciato anche come critica al treno ad alta velocità dello stato californiano: il CHSR (Californian High-Speed Rail) dovrebbe costare circa 64 miliardi di dollari, solo per la tratta Los Angeles-San Francisco. Il divario è incredibile, e il motivo principale di questa differenza è il diverso numero di stazioni progettate. Il CHSR avrà 12 stazioni sulla tratta interessata, mente Hyperloop sarebbe dovuta andare direttamente da San Francisco a Los Angeles senza soste. Ovviamente a causa di ciò anche le tempistiche sarebbero diverse: Hyperloop prevederebbe un viaggio di 35 minuti, mentre il CHSR percorrerebbe la stessa tratta in 2h40min. Altro problema è che il CHSR dovrebbe entrare in attività nel 2029, e potrebbe subire ulteriori ritardi.
Hyperloop, la crescita:
Grazie ai progetti in open source, è nata una piccola costellazione di società. Già nel 2013 è stata creata la HTT (Hyperloop Transportation Technology) lanciata da Dirk Halborn, già fondatore di Jumpstarter (una piattaforma che mette in contatto founder, finanziatori e professionisti), che ha pensato di usare proprio la sua precedente creazione per rivolgersi a tutti gli ingegneri che potessero aiutarlo. Da quel momento l’HTT si è impegnata a mettere in piedi prototipi in tutto il mondo. Anche l’Italia, tramite le ferrovie dello stato, sta lavorando a possibili tratte di Hyperloop nella penisola, portate avanti dallo studio Zaha Hadid Architects in collaborazione con Hyperloop Italia. Il programma è stato lanciato a maggio con il fine di costruire un network di trasporti più accessibile, sicuro e green, grazie sia all’utilizzo di materiali riciclati e a basso impatto ambientale che a un significativo taglio di emissioni.
Il progetto che però ha riscosso più attenzione è quello firmato nel 2018 con gli Emirati Arabi Uniti. Questo prototipo di Hyperloop commerciale per passeggeri è in fase di costruzione ad Abu Dhabi, per collegare la città all’Expo e all’aereoporto. Ma se l’HTT è stata la prima compagnia, forse la più forte a livello mediatico è la Virgin Hyperloop. La società, nata come Hyperloop Technology nel 2014 e cresciuta sempre più, nel 2017 ha ricevuto un importante investimento dalla Virgin di Richard Branson ed è ora riconosciuta come la principale società che opera con Hyperloop. Lo scorso 8 novembre la Virgin Hyperloop ha raggiunto un traguardo incredibile: ha testato il primo viaggio Hyperloop con umani a bordo. Il test è avvenuto su un tracciato in scala, un tubo di 500 metri nel deserto del Nevada vicino a Las Vegas.
Secondo le stime più ottimiste potranno viaggiare sull’Hyperloop sia passeggeri che merci già a partire dal 2030: il mezzo di un futuro non troppo lontano.
A cura di Roberta Ioffredo