Gianluca Follero, laureato in Scienze dell’Economia e Gestione Aziendale alla Federico II, attualmente lavora presso Banca Sella come Internal Auditor.
Anche se sono passati diversi anni dal conseguimento della tua laurea, cosa ti ha spinto ad intraprendere il percorso in Economia Aziendale?
Ricordo ancora limpidamente il momento della scelta del percorso universitario. Ciò che sicuramente ha agevolato la mia scelta è stato l’interesse che ho sempre nutrito verso la professione del Dottore Commercialista. Inoltre il settore economico-aziendale mi ha sempre affascinato anche grazie all’attività commerciale esercitata da mio padre.
Durante il tuo percorso accademico c’è stato qualche esame che ti ha particolarmente colpito? Se sì, quale e perché?
L’esame che più mi ha colpito durante tutto il percorso universitario è stato Economia e Gestione delle Imprese perché credo che fornisca le basi per poter affrontare, restando in ambito universitario, molti degli esami presenti nel piano di studi e più in generale tutta una serie di dinamiche che si verificano nella vita aziendale (anche attraverso testimonianze di aziende).
Hai proseguito con una magistrale aziendalistica, coerentemente con i precedenti studi. Cosa ti ha convinto a scegliere nuovamente questo indirizzo?
La scelta del percorso di laurea magistrale in economia aziendale “curriculum commercialista “ è stata dettata anche dall’interesse che come accennavo in precedenza ho sempre avuto per questa professione e per la presenza di esami più in linea con i miei interessi e le mie aspettative professionali.
Abbiano notato, dal tuo profilo LinkedIn che, in contemporanea al tuo percorso di studi, hai lavorato. Come hai conciliato ambedue le cose?
Ho sempre lavorato durante tutto il percorso di studi e devo ammettere che non è sempre stato semplice conciliare entrambe le cose. Quando non tutto va come vorresti è facile farsi prendere dallo sconforto e magari mollare la presa ma se si è focalizzati sull’obiettivo da voler raggiungere, motivati, determinati e dotati di una buona forza di volontà non c’è nulla che non si possa realizzare.
Nel 2018 hai preso parte alla Summer school presso l’Università di Barcellona. Come ti ha arricchito questa esperienza?
È stata un’esperienza molto stimolante e che ricordo con molto piacere, durante la quale ho avuto l’opportunità e la possibilità di confrontarmi con diverse culture, professionisti e studenti provenienti da tutto il mondo. L’esperienza di studio all’estero è una cosa che consiglio vivamente perché cambia il modo di pensare, vedere e affrontare le scelte della vita.
Come mai hai deciso di intraprendere il Corso di Perfezionamento PERDOC? Parlaci della tua esperienza.
Ho intrapreso il Corso PERDOC (www.perdoc.unina.it) in contemporanea al percorso di laurea magistrale in quanto è un corso che ti permette, già durante il percorso di studi, di poter applicare praticamente gli aspetti teorici attraversi case study e testimonianze di professionisti. È stato un corso molto importante per me che mi ha dato la possibilità di creare un vero e proprio network con i diversi professionisti presenti. Grazie al Corso Perdoc, infatti, ho avuto l’opportunità di svolgere il tirocinio professionale, per accedere all’esame di abilitazione da Dottore Commercialista presso lo studio professionale di un docente/esperto del corso. Successivamente, grazie alla rete di Alumni Perdoc di cui faccio parte ho avuto altre opportunità lavorative, tra cui quella in BDO Italia (BDO è il quinto network internazionale di revisione e di consulenza aziendale in Italia e nel mondo) società in cui ho lavorato per alcuni anni.
Consiglieresti questo percorso agli studenti?
Assolutamente si, perché il Corso PERDOC mi ha preparato per affrontare al meglio il mio percorso formativo e professionale e mi ha dato diverse opportunità di inserimento nel mondo lavorativo sia prima che dopo il conseguimento della laurea magistrale in Economia Aziendale. Il Corso PERDOC è destinato a laureati o neolaureati magistrali che vogliono intraprendere una carriera professionale presso società di consulenza, settore amministrativo e contabile di aziende o che vogliono intraprendere la libera professione di dottore commercialista o consulente aziendale.
Hai lavorato per circa tre anni presso BDO Italia. Di cosa ti occupavi esattamente?
Il lavoro era strutturato in team e ci occupavamo principalmente di attività di revisione di bilancio e attività di revisione interna (Internal Audit presso Banche ed Intermediari Finanziari). È stata un’ottima palestra professionale, nata grazie al Corso Perdoc, che mi ha permesso di maturare e migliorare diverse competenze non solo in ambito lavorativo ma anche personale.
Attualmente lavori presso Banca Sella ricoprendo un ruolo di Internal Auditor. In cosa consiste?
Consiste nello svolgere attività di assurance al fine di verificare che le attività e i processi aziendali siano compliance alla normativa vigente e di verificare l’efficacia e l’adeguatezza dei controlli in essere. Lo scopo è quello di individuare i diversi rischi e di richiedere al management auditato di mitigarli attraverso i suggerimenti e raccomandazioni richiesti al termine delle attività.
Quali sono le soft skills più richieste nei colloqui di lavoro che hai sostenuto?
Le principali soft skillls che mi sono state richieste sono la capacità di rispettare le scadenze, lavorare in Team, resilienza rispetto all’ambiente circostante, capacità di gestire situazioni in condizioni di stress.
Quanto sono importanti le competenze informatiche e linguistiche nel mondo del lavoro?
Più che importanti le definirei essenziali. Come potete immaginare il lavoro viene svolto al PC ed utilizzando sistemi informatici in costante evoluzione. Allo stesso modo anche le competenze linguistiche sono essenziali per lo svolgimento del lavoro soprattutto nelle comunicazioni tra i diversi attori coinvolti e nella predisposizione di report. Credo che al giorno d’oggi sia al quanto ridondante ribadire l’importanza della lingua inglese visto il contesto economico globalizzato in cui ci troviamo.
Hai qualche consiglio da dare ad un neolaureato?
Il consiglio che mi sento di dare è quello di continuare a studiare e di specializzarsi il più possibile in qualcosa, anche durante l’attività lavorativa, di essere curiosi rispetto al mondo che ci circonda e al lavoro che si svolge perché ogni giorno c’è la possibilità di imparare qualcosa di nuovo.
Quali sono le tue aspirazioni future? Come ti vedi tra dieci anni?
Queste sono domande a cui bisogna rispondere da sognatori essendo realisti. Mi auguro di aver superato i miei limiti professionali e personali e di aver acquisito competenze che possano essere importanti per la crescita dell’azienda.
intervista a cura di: