Microsoft ha comprato il gigante americano dei videogiochi Activision Blizzard per 68,7 miliardi di dollari
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Le azioni di Activision sono salite di oltre il 37% a Wall Street dopo l’annuncio. Fino ad allora, l’acquisizione più costosa nell’industria dei videogiochi era di 12,7 miliardi di dollari, record stabilito solo pochi giorni prima con l’acquisizione da parte dell’editore Take-Two dello specialista di giochi mobili Zynga.
L’acquisizione di Activision Blizzard è la più costosa fatta dall’azienda, anche più di quelle di LinkedIn nel 2016 da 26,2 miliardi di dollari, Nuance Communications nel 2021 da 19,7 miliardi di dollari e Skype nel 2011 da 8,5 miliardi di dollari.
Microsoft, un colosso dell’industria videoludica:
“Al completamento della transazione, Microsoft diventerà la terza azienda di videogiochi più grande del mondo per entrate, dietro Tencent e Sony“, ha scritto la società statunitense in un comunicato.
Nel settembre 2020, Xbox (la divisione videogiochi del gruppoMicrosoft, ndr) ha annunciato l’acquisto del gigante ZeniMax, che possiede lo studio Bethesda (noto per le serie Elder Scrolls, Fallout, Doom e Dishonored, ndr), per circa 6,4 miliardi di euro. Questa era, fino ad allora, la più grande operazione di Microsoft in questo settore, dopo l’acquisto di studi famosi come Mojang (Minecraft, ndr).
La strategia di Microsoft è quella di creare un enorme catalogo per le sue console Xbox e PC Windows, con grande dispiacere dei fan delle piattaforme concorrenti come PlayStation. Questa acquisizione permette anche a Microsoft di posizionarsi nel settore dei videogiochi mobili, in cui l’azienda è attualmente quasi assente. Nel 2015, Activision Blizzard ha pagato 5,4 miliardi di euro per acquistare King, il gigante del gioco mobile responsabile del puzzle game Candy Crush Saga. L’editore ha poi sviluppato una versione per smartphone del suo franchise di successo Call of Duty. Call of Duty: Mobile è uno dei primi dieci giochi con più giocatori mensili nel 2021.
Activision, qualche perturbazione legale:
L’annuncio arriva in un momento di fermento per Activision. L’azienda californiana è stata accusata dalle autorità e dai dipendenti statunitensi di aver permesso lo sviluppo di una cultura aziendale sessista, non riuscendo ad affrontare adeguatamente i casi di aggressione e molestia sessuale. Per diversi mesi, l’azienda è stata anche sotto pressione da azionisti e partner commerciali per essere più trasparente nella sua gestione dei recenti casi di molestie sessuali e abusi.
Come altre figure dell’industria, il presidente di Xbox Phil Spencer è stato molto critico nei confronti della gestione di Activision, dicendosi “disturbato e profondamente turbato dalle azioni e dagli eventi orribili” descritti all’interno di Activision. “Questo tipo di comportamento non ha posto nella nostra industria“, ha continuato il boss di Xbox, aggiungendo che stava rivalutando “tutti gli aspetti del nostro rapporto con Activision Blizzard“.
A cura di Roberta Ioffredo